Personaggi, luoghi, aneddoti e curiosità su Barcellona 

Barcellona non sarebbe tale senza la Rambla, la Sagrada Familia, le Case Museo di Gaudí, la Barceloneta, il suo litorale di spiagge e xiringuitos, i locali, le discoteche e i bar dove si srotola una scoppiettante vita diurna e notturna.

Sarebbe riduttivo, tuttavia, pensare che Barcellona sia soltanto questo e poco più! L’affascinante Ciudad Condal nasconde molti segreti che sono parte integrante del suo fascino.

Con questo post, vogliamo contribuire a svelare alcune curiosità e posti segreti di Barcellona, oltreché storie singolari di personaggi che hanno lievitato in varie epoche nell’orbita della città.

barcellona centro

Personaggi illustri che hanno avuto una relazione con la città di Barcellona

Per esaurire le curiosità di Barcellona legate ai personaggi famosi che hanno calpestato le sue strade, la lista sarebbe lunghissima. Segnaliamo di seguito solo alcuni di questi.

1. Miguel de Cervantes

Il 23 aprile di ogni anno si commemora la data della morte di grandi scrittori, come Nabokov, Shakespeare e Cervantes, autore del Chisciotte.

Il celebre personaggio arrivò a Barcellona per vivere l’ultima delle sue avventure. Don Chisciotte e il fedele scudiero arrivarono di notte sulla spiaggia e dovettero attendere il mattino seguente perché venisse loro aperto il Portal del Mar. Per chi arrivava dal porto, era questa una delle porte d’entrata della città, che, all’epoca, era ancora circondata dalle mura medievali.

Tra i nuovi edifici dove la calle Aiguader incrocia Pla de Palau, dimenticata oltre una cortina di inferriate, si nascondono i resti del Baluardo del Mezzogiorno, il punto in cui Don Chisciotte contemplò per la prima volta il mare.

Se siete amanti del grande scrittore, dovreste dare un’occhiata anche al N. 2 del Passeig de Colom, dove, secondo la leggenda popolare, Cervantes visse durante la sua visita alla città.

Nella guida stilata dal Comune di Barcellona, Don Quijote en Barcelona (sito in castigliano), potete seguire un mini itinerario dedicato ai movimenti dello scrittore e del suo famoso Jinete (Cavaliere, ndt).

2. Cristoforo Colombo

Nonostante sia sempre stato dichiarato ufficialmente genovese, a Barcellona si insiste nel dire che Colombo fosse catalano. Oltre al Salò del Tinell, luogo ufficiale dell’incontro con i Re Cattolici di Spagna, ci sono almeno altri due posti che i barcellonesi collegano al celebre navigatore.

Uno di questi è Carrer dels Boters. Qui, sempre secondo la leggenda, Il nostro nacque e visse con il padre taverniere il quale, in un secondo tempo, accusato di omicidio, sarebbe morto sulla forca. Il giovane Cristoforo, quindi, sarebbe scappato a Genova, rinnegando le sue radici.

Un’altra leggenda racconta, invece, che Colombo appartenesse a una nobile famiglia del quartiere de La Ribera e che trascorse la sua infanzia vicino alla Cattedrale di Santa Maria del Mar.

Includete pure la visita alla bellissima cattedrale gotica in un ipotetico itinerario a tema: aneddoti e curiosità del quartiere gotico di Barcellona.

3. Lorca

Nel 1927 Federico García Lorca visse per 4 mesi in Catalogna, dove ebbe l’opportunità di esporre i suoi disegni alla Galleria Dalmau di Barcellona. Sempre a Barcellona, al teatro Goya, lo scrittore mise in scena “Mariana Pineda”, con scenografie di Salvador Dalí.

Durante questi quattro mesi, il poeta Sebastià Gasch gli fece da Cicerone, e Lorca, in cambio, gli dedicò il poema in prosa “Santa Lucia e San Lazzaro”, che racconta di un viaggio allegorico in una città molto simile a Barcellona. 

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4. Orson Welles

Non è certo un segreto, l’amore che questo genio del cinema provava per Barcellona e la costa della Spagna. Il colpo di fulmine arrivò, in particolare, dopo aver girato Rapporto Confidenziale (Mr. Arkadin, ndr) a St. Pol de Mar.

Pochi sanno però che, nel 1965, Welles scelse la città per girare Falstaff, trasformando il Castello di Montjüic nel palazzo di Enrico IV. Non è tutto: nel 1976 l’attore e regista tornò a Barcellona come protagonista del film La nave dei dannati, con Faye Dunaway e Max Von Sydow, tra gli altri.

Posti segreti di Barcellona

La Barcellona segreta nasconde molti tesori. Alcuni di questi li enumeriamo di seguito, sperando che servano da spunto per andare, a vostra volta, alla ricerca dei luoghi più curiosi e reconditi di una delle città più solari del Mediterraneo.

5. Luoghi segreti di Barcellona e curiosità del modernismo

Uno degli angoli più sorprendenti della città modernista si nasconde nel Passeig de la Mare de Dèu del Coll, dietro la porta a sbarre della finca Sansalvador, disegnata dall’architetto Josep Maria Jujol, collaboratore di Gaudí.

Dall’esterno, nessuno immagina la moltitudine di grotte, arcate e pilastri in mattoni scavati nella roccia che danno accesso a un pozzo dal quale, agli inizi del secolo XX, si estraeva un’acqua che veniva venduta come medicinale.

L’edificio è sede del Laboratorio di Storia di Gràcia, che organizza visite gratuite il secondo sabato (con guida in lingua catalana) e la quarta domenica del mese (con guida in castigliano), alle 11 del mattino.

6. Mujeres del Càñamo

Sorprende, sulla Rambla di Poblenou, una targa dedicata alle donne di Càñamo. La targa è stata posta a ricordo delle lavoratrici della fabbrica della  canapa, di proprietà della famiglia Godó.

La fabbrica si trovava in Carrer de La Llacuna e dava lavoro a 2000 persone tra il 1882 e gli inizi del XX secolo. Una volta finita la manifattura, l’edificio fu ceduto al regime franchista che ne fece una prigione per i cittadini repubblicani. 

7. La casa de muñecas del Putxet

Chi non vorrebbe, per i propri figli una casetta in giardino in stile modernista? Sorprendeteli con el Putxet, parco cittadino situato proprio di fronte ai giardini dedicati alla scrittrice Mercè Rodoreda.

Qui si trova uno spazio aperto che, proprio per salvare la casetta modernista, vero gioiello del XIX secolo, è stato risparmiato dalla cementificazione. La casetta è in realtà una casa delle bambole gigante, dove oggigiorno vengono conservati i giocattoli dei bimbi di una famiglia barcellonese abbiente.

Si tratta, in pratica, di una riproduzione, in scala, di un’abitazione unifamiliare, con tanto di bagno, ed è ricoperta, all’esterno, da “trencadis“, i frammenti di mosaico tipici del modernismo catalano.

La casa de muñecas del Putxet, Barcellona

Inoltre, il belvedere del Parco del Putxet è impressionante!

8. Acequia Condal

Oltre ai due fiumi principali (Llobregat e Besós), Barcellona possedeva una rete idrica che sorgeva dall’antico acquedotto romano e riforniva di acqua la parte Sud della città.

La via, oggi sotterranea, venne modificata in epoca borbonica. Il punto in cui entrava in città è visibile dal quartiere di Vallbona, nel Nou Barris, convertito oggi in area verde.

9. Passaggi sotterranei

Può sembrare fantascienza, ma sotto la città di Barcellona ce n’è un’altra fatta di passaggi, incroci, vie… sono le fogne cittadine, protagoniste del thriller L’uomo senza sonno (o Il Macchinista, con Cristian Bale).

Un gran tratto di quella che fa parte della Barcellona insolita e segreta, si può percorrere dal Passeig de Sant Joan fino alla Avinguda Diagonal, grazie alle visite organizzate da La Fàbrica del Sol.

10. Montjüic

Tra i luoghi segreti di Barcellona non può mancare la montagna “magica” del Montjüic. Secondo la leggenda, questa collina, che sovrasta il porto commerciale della città e i quartieri di Poble Sec e Sants, è formata da infiniti tunnel che s’incrociano e che sarebbero stati creati da una forza naturale superiore per attrarre sulla montagna un numero indefinito di ufo ogni estate.

Uno di questi tunnel era direttamente collegato, in epoca romana, a una montagna nel cuore della città, il Monte Tàber, oggi Plaça de Sant Jaume. Si dice fosse il passaggio segreto che usava San Pietro quando si recava a pregare sul “Monte de Los Judios” (ovvero il Montjïuc).

Questa grande collina è anche il luogo dove i franchisti fucilarono molti repubblicani. Tra questi, Lluís Companys, Presidente della Generalitat (governo regionale) all’epoca della guerra civile.

Barcelona es diferente”: altre curiosità sulla città di Barcellona

È difficile, se non impossibile, stilare un elenco omogeneo o per categorie che narri tutte le vicende meno note del capoluogo catalano.

La città, che in epoca Romana si chiamava Barcino e iniziò a espandersi considerevolmente dal Medioevo in poi, è fonte inesauribile di leggende che si mescolano alla storia vera.

Accompagnateci alla scoperta di un altro grappolo di posti segreti di Barcellona

11. Il tempio romano

Tra le cose curiose da vedere a Barcellona, in pieno quartiere Eixample (carrer de Bailén 70-72), si erge, sorprendentemente, un tempio romano che, sebbene non sia millenario, nasconde una storia affascinante.

Il tempio fu costruito nel 1882, con l’intento di riprodurre il Tempio di Augusto del foro barcellonese. Fu costruito su richiesta della prestigiosa casa d’orafi Masriera, che vi trasferì laboratorio, studio ed esposizione. Per questo motivo, questo luogo d’interesse si chiama anche Taller Masriera.

Con gli anni, la gioielleria cambiò di ubicazione e, nel 1932, il tempio si convertì nel Teatro Stadium. Qui vicino viveva la grande attrice Margherita Xirgu, e fu qui che, nel 1935, Lorca le lesse il poema “Doña Rosita la soltera”.

Dopo vari passaggi di mano, tra personaggi del mondo del teatro, la Generalitat di Catalogna e un’associazione religiosa, che ampliò l’edificio facendogli perdere tutto il suo fascino, il futuro dello stabile è oggi incerto.

Taller Masriera, tempio romano, Barcellona

12. Una cappella in pieno centro

Prima di partire per un viaggio è d’obbligo passare per Carrer del Regomir, in cerca di protezione. A fianco della Porta del Mar, costruita dentro le mura romane, si trova, dal XVI secolo, una cappella dedicata a San Cristoforo, patrono dei viaggiatori.

Il 10 luglio di ogni anno, giorno del santo, il sacerdote passa la giornata davanti alla cappella, benedicendo veicoli e regalando fiori di lavanda ai viaggiatori. La tradizione ebbe inizio nel 1907 e tra i primi a essere “benedetti” ci furono gli artisti Santiago Rusiñol, Ramon Casas e Miquel Utrillo.

Questo è uno di quei luoghi curiosi di Barcellona da non perdere, se volete vedere dei veri gioielli d’epoca.

13. Granja Gavà

Gli amanti della letteratura sanno bene che la Calle Joaquin Costa è l’eccellenza. La punta di diamante della Calle (o Carrer in catalano), è la Granja Gavà, un bar centenario e iconico di Barcellona, sito al numero 37. Al piano al di sopra del bar, che all’epoca era una latteria, nacque lo scrittore Terenci Moix. 

Nella Granja Gavà, dal decoro molto suggestivo, venivano organizzate, tra le altre cose, letture di poetry jam. Il bar è oggi passato di mano per convertirsi in un locale alla moda. Più avanti, al numero 44, si trova ancora un luogo autentico, “La premsa d’aquell dia”, dove si vendono quotidiani e riviste storiche.

Vale la pena visitarlo, prima che anche questo soccomba alle mode di oggi.

14. Passatge de les Manufactures

Il Passatge de les Manufactures è un vicolo, all’interno di una galleria, che permette di passare da Carrer de Trafalgar all’antica città murata. Questa specie di passaggio include una scala molto lunga e profonda.

Costellata un tempo di piccoli bar e negozi, la stradina a scalini, ospita oggi solo un ristorante nella parte estrema del Carrer de St. Pere Més Alt ed è transitabile soltanto durante il giorno. 

Dall’altro lato del Passatge si trova la libreria Pròleg, specializzata in autrici classiche e moderne e ubicata nell’edificio dove visse, agli inizi del XX secolo, Francesca Bonnemaison, promotrice dell’istruzione femminile.

Sempre nella stessa area, Il centro culturale municipale Sant Pere Apòstol, nasconde, al primo piano, un bar con terrazza da cui si vedono le facciate degli edifici dell’Eixample. 

15. La Plaça del Regomir

Non appare su nessuna guida, né ci sono iscrizioni che la segnalano, ma la Piazza del Regomir è uno dei luoghi più emblematici del movimento punk barcellonese.

Molti anni dopo che il gruppo catalano Ultimo Resorte cantasse il così definito “anti-inno” Barcelona es diferente, il batterista dei Sex Pistols, Paul Cook, scoprì che sì, Barcellona è diversa… e si stabilì in città.

Era il 1992, e con un amico parrucchiere aprì un negozio di abbigliamento chiamato Planet Earth. Oggi, in quello stesso locale di Regomir, si trova un negozio di parrucchieri dall’anima ribelle, Hair Boutique, e nel bar di fianco, Les Tapes, ricordano ancora aneddoti di uno dei personaggi più popolari del rock punk.

16. “El Perfume”

Quando nel 2005 si girò il film “Profumo, storia di un assassino”, la storica Herboristeria Del Rei, in Carrer del Vidre, si trasformò in una seducente profumeria parigina.

Herboristeria Del Rei, Barcellona

Le stradine che la circondano e la luce erano talmente perfette che il regista Tom Tykwer disse che non dovette modificare nulla per ricreare l’atmosfera del XVIII secolo.

Oggi sorprende trovare in Carrer Sant Sever luoghi come La Basílica Galeria, che nasconde veri e propri gioielli, come i profumi risalenti al XIV secolo.

Anche le ore fanno parte delle cose curiose a Barcellona…

Se è vero che in città si fanno spesso e volentieri le ore piccole, è vero anche che tra le molte cose curiose di Barcellona rientrano gli orologi e i rintocchi.

Vi spieghiamo perché.

17. Il carillon

Il Carillon, ovvero le 49 campane che sovrastano il Palau de la Generalitat, ogni giorno, alle 12 e alle 18, regalano brevi concerti, grazie alla musicista esperta in carillon Anna Maria Reverté. Il luogo migliore per ascoltare il carillon è la silenziosa carrer de la Fruita, nel quartiere de la Judería.

 Ancor meglio se si può assistere, gratuitamente ma previa prenotazione, ai concerti dall’interno del palazzo della Generalitat.

Ogni prima domenica del mese (ad eccezione dei mesi di agosto e settembre), i concerti, che offrono un repertorio vario di musica classica e popolare e durano circa 60 min., hanno luogo alle 12:00. 

Nel mese di luglio, inoltre, è possibile ascoltare i concerti del Festival Internazionale di Carrillón di Barcellona.

18. Che ora è?

Barcellona è piena di orologi solari e meridiane, i più curiosi sono posti sulle facciate delle case del centro, come la meridiana della Casa de les Punxes.

Alcuni ci fanno pensare che, dal momento in cui sono stati costruiti a oggi, la città si sia ingrandita e non poco, perché si trovano in stradine dove il sole non c’è praticamente mai, come carrer Petritxol o carrer d’en Carabassa.

Se, però, volete “calpestare” le ore, dovete recarvi nella Via Laietana 69. Qui, incastonato nell’asfalto vi è un orologio solare in quarzo luminoso.

Nella Plaça del Sol del quartiere di Gràcia, invece, si trova un astrolabio con i segni dello zodiaco.

 Tra gli orologi solari più moderni, figura quello a doppio filo della spiaggia di Bogatell, da dove si possono vedere passare le ore accanto al mare. 

Orologio solare, Playa Bogatell a Barcellona

Al fresco nei luoghi segreti di Barcellona

Le spiagge, i giardini e i polmoni verdi abbondano a Barcellona. E anche se sono luoghi aperti e molto frequentati, non è detto che non celino dei segreti.

Le curiosità della Barcellona verde e playera.

19. Giardini in città

Per ripararsi dal calore della città, in particolare del Barrio Gotico, non c’è nulla di meglio che riposarsi all’ombra e al silenzio di un giardino. Tra le curiosità di Barcellona, ci sono un paio di veri e propri nascondigli immersi nel verde. Queste oasi fanno parte di spazi privati ma, essendo stati catalogati, si possono visitare.

Uno è un vero giardino romantico, con tanto di fonte, che si nasconde tra il carrer de la Boqueria n 10 e carrer Aroles, proprio dietro la Rambla. Questo giardino faceva parte del Palazzo Casa Ignasi de Puig. Oggi vi si accede e si può visitare liberamente durante il giorno dall’hotel Petit Palace Opera Garden.

 Il secondo si trova in pieno Portal de l’Ángel, all’interno dell’hotel Catalonia Albinoni, un tempo di proprietà della Casa Joan Puig, costruita nel 1872. 

20. La spiaggia di Barcellona

Barceloneta e il lungo mare della Villa Olimpica non sono sempre state di moda e tanto meno accessibili. 

I primi bagnanti iniziarono ad accedere al mare intorno al secolo XVIII quando si iniziò a pensare che, nella notte di Sant Joan, le acque del mare acquisissero poteri curativi. 

 Dalla metà del secolo XIX iniziarono ad arrivare i primi turisti, tra i quali la Regina Isabel II. Fu solo nel XX secolo, soprattutto a partire dalla riorganizzazione urbanistica e del lungo mare per le olimpiadi del 1992, che Barcellona iniziò a essere aperta al mare e alle spiagge.

E fu così che la città iniziò a farsi conoscere come destinazione turistica, anche di mare. Sorprende dunque trovare filmati che la propongono come destinazione turistica marina risalenti al 1912, come il seguente:

Barcellona segreta: una storia senza fine

 Quella della Barcellona insolita e segreta è, praticamente, una storia senza fine.

 Se siete interessati al lato B di questa città, vi invitiamo a visitarla con l’occhio del detective, alla ricerca del minimo dettaglio che potrebbe trovarsi dietro l’angolo di una strada, in una scultura che sporge da una facciata, sulla scalinata di una chiesa o nel patio interno di una casa.

Siete mai stati in alcuni dei luoghi segreti di Barcellona? Fatecelo sapere commentando questo post!

Ka. Minante /Redazione