5 luoghi segreti di Barcellona

Ramblas, Sagrada Familia, Barceloneta. Sono solo alcuni dei luoghi simbolo di Barcellona. Frequentati ogni anno da milioni di turisti, rappresentano la parte più conosciuta del capoluogo della regione autonoma della Catalogna.

Barcellona è, però, molto di più. Bagnata dal mar Mediterraneo, la bellissima città catalana si caratterizza per una pluralità di anime che convivono in un unico territorio e che la rendono così attraente. Esistono a Barcellona luoghi segreti bellissimi che vale davvero la pena visitare. Non rientrano nel solito circuito turistico, ma sono esclusivamente ad appannaggio dei suoi abitanti e di chi ama profondamente questa città. Posti magici che renderanno il vostro soggiorno qui, diverso dal solito e vi faranno immergere in un’altra Barcellona, forse più autentica e vera.

Come recentemente ha illustrato in un articolo il magazine Expedia, sono diversi i luoghi di interesse più insoliti di Barcellona. Da bar a terrazze fino a negozietti di souvenir, si tratta di angoli nascosti dall’incredibile fascino che non deluderanno le vostre aspettative. Da visitare da soli o in compagnia, poco importa: vi restituiranno una parte di Barcellona sconosciuta ai più. Se, dunque, state programmando una vacanza in questa bellissima città spagnola, prendete nota e appuntatevi questi indirizzi, non ve ne pentirete.

Potrebbe interessarti anche → Antoni Gaudí: opere e vita 🇪🇸

Vediamo nel dettaglio i 5 posti nascosti e clandestini più incredibili di Barcellona.

1. Dry Martini

Benvenuti nel luogo clandestino per eccellenza di Barcellona. Si tratta di un bar davvero esclusivo che rimanda ad epoche antiche e che vi faranno sentire come in un film americano. Pensate che per entrare è necessaria una parola d’ordine. Il bar fa parte dei cosiddetti “Speakeasy”, nome con cui in America venivano chiamati i bar clandestini nati nel periodo del proibizionismo, quando non era possibile consumare apertamente bevande alcoliche in bar e ristoranti. Diffusi oggi anche nelle principali città europee, a Barcellona se ne contano circa 40.

Tra questi un posto speciale è occupato dal Dry Martini, uno dei migliori bar della città. Merito di un gin tonic davvero buonissimo. Da qualche tempo il locale ha aperto nel proprio retrobottega uno Speakeasy che ricorda proprio i famigerati locali segreti del Proibizionismo e a cui si accede solo attraverso una parola d’ordine. Attenzione però, la parola cambia regolarmente, ma una volta scoperta ed entrati vi sembrerà di essere tornati nei ruggenti anni ’30.

2. Chi Ton: il negozio di souvenir che non è un negozio di souvenir

Proprio come il Dry Martini, anche il Chi Ton rientra nei luoghi clandestini più suggestivi di Barcellona. A differenza del bar, si tratta di un negozio di souvenir che in realtà al suo interno nasconde una bellissima sorpresa. Per scoprirla dovrete attraversare il locale, non farvi distrarre dai souvenir, e arrivare fino all’ascensore che vi porterà ai piani inferiori fino a un locale sotterraneo: il Chi Ton appunto, uno dei ristoranti asiatici più sofisticati e moderni di Barcellona, che offre deliziosi cocktail, una cucina innovativa, e uno show cooking dal vivo.

Oltre ad essere segreto e nascosto, la particolarità del ristorante risiede nell’essere organizzato in tante piccole isole di cucine con tavoli intorno per i commensali, in modo che non ci siano barriere tra lo chef e i clienti, che hanno l’opportunità di vedere come cucina e chiedergli ciò che desiderano. In questo, all’apparente banale, negozio di souvenir avrete insomma la possibilità di vivere un’autentica esperienza culinaria e allo stesso tempo essere parte di diverse e interessanti attività clandestine in città come concerti, degustazioni di vino, cene insolite. Non perdetelo!

☀ Potrebbe interessarti anche: Cosa mettere in valigia per Barcellona

3. Casa Batlló e la terrazza mozzafiato

È una delle meraviglie moderniste di Antoni Gaudì, celebre architetto spagnolo. Situata nel quartiere Eixample di Barcellona, Casa Batllò colpisce per uno stile costruttivo estremamente evocativo che rimanda alle forme della natura. Come il tetto, che ricorda l’aspetto di un drago senza testa né coda. E ancora gli sfavillanti colori dei mosaici e delle vetrate che cambiano a seconda della luce e dell’ora. Se dunque tra giugno e settembre vi trovate a Barcellona non potete perdere una visita a questa incredibile costruzione e in particolare alla sua terrazza che, all’interno del programma Noches Magicas, ospita musica dal vivo e drink da assaporare oltre che una meravigliosa vista sulla città.

4. Terrazza dell’Olivia Plaza

Dalla terrazza modernista di Gaudì passiamo a quella di uno degli hotel più moderni di Barcellona, l’Olivia Plaza. A quattro stelle, l’hotel offre numerosi comfort e servizi. Camere lussuose, una palestra e molto altro ancora. Ma quello che forse non tutti sanno è che nasconde una stupenda terrazza con vista su tutta la città.

Proprio nel mezzo di Plaza Catalunya si trova infatti un piccolo rifugio dove prendere respiro dalla folla e godersi una piacevole serata. Parte del Nineteen, il ristorante dell’hotel, la terrazza è uno spazio intimo e accogliente, lontano dal rumore e dalla frenesia del cuore turistico di Barcellona. Rappresenta il luogo ideale per bere un cocktail o un buon vino con musica, o gustarsi una cena immersi nel silenzio e nella tranquillità.

5. Esposizioni fotografiche tutte da scoprire

Se amate la fotografia allora la Fundación Foto Colectània è lo spazio che fa per voi. Ancora poco conosciuta, inaugurata nel 2002, la Fondazione è un ente privato senza scopo di lucro. Si dedica principalmente a promuovere la fotografia e il collezionismo di artisti spagnoli e portoghesi in campo fotografico del XX secolo.

Tante le esposizioni, le attività organizzate, i seminari e gli incontri con gli artisti. La collezione oggi ha raggiunto 3000 opere e le mostre temporanee sono un’ottima occasione per scoprire giovani o vecchi talenti. Tra i nomi che rientrano nella collezione, appaiono quelli di Gabriel Cualladó, Xavier Miserachs, Alberto Garci’a-Alix, Humberto Rivas, Chema Madoz, Joan Colom, Joan Fontcuberta o Javier Vallhonrat.