Tarragona: un balcone sul Mar Mediterraneo

Se esiste una città che, al di fuori di Roma e altri centri storici della penisola italiana, possiede una delle storie più vicine all’impero romano, quella è Tarragona.

Capoluogo della Costa Dorada (Catalogna) è una delle cittadine più mediterranee che si possano immaginare. “Un balcone sul mare Mediterraneo” lancia lo slogan dell’ufficio del turismo e non a torto: dai terrazzini dei caffè e ristoranti del centro storico, che si trova in alto, ci si affaccia direttamente sul mare e le spiagge, usufruendo di un paesaggio molto suggestivo. È il luogo, inoltre, che possiede una straordinaria ricchezza di reperti archeologici d’epoca romana.

Tarraco, come era chiamata ai tempi di Cesare la città, fu, infatti, il primo avamposto militare dell’antica Roma costruito al di fuori della penisola italica. Da qui passarono Cesare, l’imperatore Augusto e vi nacquero molti uomini chiave, che dalla “provincia” si recavano nella capitale dell’impero per costruire la loro carriera politica.

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Dichiarata nel 2000 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, la città è uno dei più importanti congiunti archeologici d’Europa ed ha saputo coniugare con grazia l’importante passato più remoto (romano) e quello più moderno (modernismo). Uno dei tratti salienti di Tarragona è, infatti, l’essere stata capace di far “vivere” gli scavi. Dell’importanza storica di queste città ci se ne rende naturalmente conto visitando i numerosi monumenti riportati alla luce e conservati nel mueso archeologico o disseminati nel centro: il foro provincial, il circo, l’anfiteatro, il teatro romano… Ma la percezione aumenta decisamente quando ci si dirige nei numerosi bar a tapas e caffè per degustare il tipico aperitivo tarragonese: un vermut artigianale prodotto nelle vigne dei dintorni, spesso ecologico, servito con “pà amb tomàquet” (pane su cui si strofinano aglio, olio e pomodoro) e qualche sardina. Sarà allora facile sedersi in un piazzetta e trovarsi accanto un muro romano o un pezzo di pavimentazione antica che affiora dal suolo, all’aperto e perfettamente conservati.

Nel centro storico si respira la storia, semplicemente passeggiando tra le strade; cariche, inoltre, di esempi dello stile architettonico che tanta ricchezza ha dato a questa regione: il modernismo. Il Teatro Metropol, vero e proprio gioiello modernista, fu opera di Josep Maria Juiol (1807-1949), discepolo diretto di Gaudí. Ed è soprattutto lungo la Rambla Nova che si possono ammirare gli edifici borghesi d’epoca modernista più singolari.

Naturalmente, visitare la città in estate significa godere di una temperatura ideale (sia del mare che delle spiagge) per crogiolarsi al sole, recarsi languidamente al primo chiringuito in vista e godersi un tramonto mediterraneo mentre cerveza e tapas abbondano sui tavoli.

La pausa pranzo o cena s’impone nei numerosi ristorantini che servono un delizioso vino prodotto nelle vigne attorno, tra cui il pregiatissimo cava (spumante di qualità). Il pesce azzurro (triglie, acciughe sardine) si prepara sulle braci, mentre in inverno non può mancare il rito della calçotada (tipica di tutta la Catalogna): si tratta d’immergere i calçots (delle cipolle dolci con un lungo gambo) cotti alla brace nella salsa romesco, i cui ingredienti di base sono: mandorle, pomodoro, olio d’oliva aceto e un tipo particolare di peperoncino.

Durante tutto l’anno la città si presta alla visita ed invita ad assistere a numerose feste e manifestazioni tradizionali, tra cui quella dei castellers, le torri umane che possono raggiungere altezze vertiginose e hanno luogo soprattutto in estate.

Il sito dell’ufficio del turismo di Tarragona:

www.tarragonaturisme.cat

Di Paola Grieco