Trasferirsi a  Gran Canaria: la storia di Alessandro

Rimettersi in gioco. E’ quello che ha fatto Alessandro Bagalini, decidendo di trasferirsi a Gran Canaria, l’isola dell’”eterna primavera”, dove è riuscito a trasformare la sua passione per la fotografia e per la natura, nel proprio lavoro. “Sono del parere che, se non si fanno esperienze nella vita, non si impara, conseguentemente, se non si impara qualcosa di nuovo, non si cresce”. E’ questo il principio che l’ha accompagnato in questa nuova avventura.

“Sono nato sotto le Due Torri di Bologna, come il ragù e i tortellini, nel caldo agosto del 1975. Sono cresciuto nei pressi dei Giardini Margherita, dove con il nonno Sergio ho appreso le prime lezioni sulla natura e sulla vita in generale, raccogliendo funghi dopo una pioggia o costruendo fortini con la neve ghiacciata. Scoprendo la passione per tutto quello che “vive”, ho continuato con il nonno a scoprire i fiumi e i laghi della regione, imparando a distinguere i diversi animali e a “sentire” quello che stava per accadere, come una grandinata che ci ammaccò tutta la macchina o una piena del fiume mentre eravamo a pesca. Ad un certo punto della mia vita ho deciso di portare a casa quei momenti e, parlando con mio zio Sergio, grande appassionato di fotografia, fui avviato a quest’arte. Così all’età di 14 anni comprai, con non pochi sforzi, la mia prima macchina fotografica reflex, una Yashica 108MP. Da quel momento non ho più smesso di fotografare soprattutto la natura, i paesaggi e le persone. Da autodidatta, ho imparato le varie tecniche della fotografia e, una volta acquisito un buon bagaglio tecnico, ho cercato di mettere in pratica le capacità professionali apprese negli anni. Per amore e perché mi ritengo un cittadino del mondo, senza comunque dimenticare le mie origini, ho deciso di trasferirmi a Gran Canaria dove, della mia passione per la fotografia e per la natura, ne ho fatto il mio lavoro, cercando sempre di integrarmi rispettando la natura, cogliendo l’istante naturale da immortalare.” (Tratto dal sito web: http://foto.alessandrobagalini.eu).

trasferirsi a gran canaria

Quindi l’amore è uno dei motivi che ti ha spinto a trasferirti a Gran Canaria.

Si, la mia ragazza è di Teide, la seconda città per grandezza di Gran Canaria.

Quali erano i tuoi obiettivi al momento del trasferimento?

Quando sono arrivato pensavo di inserirmi in qualche attività come dipendente, così da percepire uno stipendio “sicuro”, però poi, nella realtà dei fatti, a causa della scarsa disponibilità di posti di lavoro, ho deciso di rilanciarmi come fotografo freelance. Posso ritenermi soddisfatto di questa scelta, poiché, oltre a collaborare con solocanarie.it , un portale dedicato esclusivamente alle vacanze nell’arcipelago canario, mi occupo di reportage sociali come matrimoni, ritratti ed altri servizi del genere. Sul mio sito web http://foto.alessandrobagalini.eu è possibile vedere le mie foto e i miei lavori. Qui a Gran Canaria, se decidi di intraprendere un’attività in proprio è tutto molto più semplice ed economico rispetto all’Italia, basta recarsi presso la Camera di Commercio dove ti spiegano tutto quello che serve per mettersi in proprio, dalle tasse da pagare ai vantaggi che ne derivano e, nel giro di quindici minuti, diventi titolare di un’impresa.

In Italia lavoravi?

Si certo, anche se ultimamente non avevo un posto fisso, ero assistente informatico e naturalmente anche fotografo. Entrambi i lavori sono passioni che coltivo e studio da ragazzo.

Ti sei sentito subito parte integrante di questa nuova realtà o hai avuto qualche difficoltà?

Dal primo giorno in cui sono arrivato mi sono sentito come a casa, la cultura Italiana e quella Spagnola sono molto simili. Bisogna solo fare un po’ di pratica con la lingua (non c’è libro che tenga), poiché l’italiano e lo spagnolo pur essendo molto simili, hanno a volte parole identiche ma con significato completamente differente, ed è facile cadere in qualche simpatica gaffe. Anche il mio stile di vita non è cambiato molto, a parte il fatto che ora vado al mare più spesso grazie al clima perfetto tutto l’anno. Per il resto non c’è molta differenza, anche qui come a Bologna, ogni occasione è buona per far festa e passare del tempo con la famiglia e gli amici.

Trasferirsi è sempre una scelta difficile. Lasciare i propri affetti, la propria città, per reinventarsi una nuova vita. Chi ti è stato vicino in questo momento delicato?

Facile o difficile, secondo me tutto dipende da quanto realmente vuoi una cosa. Tra le persone che mi sono state vicino, la prima fra tutte è mia madre, che mi ha sempre appoggiato in tutte le scelte che ho fatto e che tuttora, mi da la carica ogni volta che ci sentiamo per telefono, poi Maria, la mia ragazza con cui ho vissuto un paio d’anni in Italia e con cui ho deciso di trasferirmi qui, a casa sua, dove sono stato accolto a braccia aperte. Ovviamente, ci sono dei momenti in cui pensi agli amici o alla famiglia lontana, ma mi basta fare una telefonata, per sentire il loro supporto e il loro affetto. E poi ora con internet è tutto più semplice ed economico, con le chiamate gratuite in quasi tutto il mondo. In questo percorso, devo riconoscere di essere stato molto fortunato e questo grazie alla mia ragazza che, essendo del posto, mi ha indicato come muovermi per sbrigare tutta la documentazione necessaria al mio trasferimento. Per questo motivo, ho deciso di scrivere nel mio blog abagalini.wordpress.com alcuni post che possano essere d’aiuto a chi volesse venire qui a Gran Canaria, e non ha alcun contatto diretto a cui chiedere informazioni di vario genere.

E’ sicuramente una bella iniziativa la tua. Quindi, da quello che ci hai detto, è difficile trovare un lavoro …

Decisamente si, purtroppo la situazione lavorativa qui a Gran Canaria non è molto differente da quella italiana, in più bisogna stare attenti a non sottostare a contratti da “schiavi”, ossia qualche contratto temporaneo da 600 euro al mese, dove ti obbligano a lavorare 10 o 12 ore al giorno senza neanche un giorno di riposo. Questo capita di sovente in imprese di immigrati, i quali, a loro volta, sfruttano i giovani che arrivano nell’isola.

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Che emozione hai provato quando hai realizzato di trovarti in una nuova terra?

Come in un qualunque viaggio che si intraprende, che sia di vacanza o di cambiamento, la prima sensazione che si prova è di libertà. In seguito poi, si viene travolti dall’emozione per la scoperta di nuove cose, nuova gente e nuovi posti.

Sei soddisfatto della tua nuova vita o ti porti dietro qualche rimpianto?

Sono del parere che, se non si fanno esperienze nella vita, non si impara, conseguentemente, se non si impara qualcosa di nuovo, non si cresce. Sono soddisfatto della mia nuova vita, in questa realtà di cui ormai mi sento parte integrante.

Per fortuna non mi sono mai trovato nella condizione di avere dei rimpianti per qualcosa che ho fatto, anche perché penso che ci sono passi che uno deve compiere e solo una volta affrontati ci si può rendere conto se la scelta fatta era quella giusta. Come diceva Steve Jobs: “non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete unirli solo guardando indietro.” Se si ha un’idea è meglio cercare di farla diventare realtà. Qui ci sono tanti come me, che hanno deciso di trasferirsi e non sono solo giovani. Ci sono persone di tutte le età che si trasferiscono, anche pensionati, che trascorrono dai tre ai sei mesi qui e il restante periodo dell’anno nella propria terra natale. La gente qui è più aperta verso gli altri, più solare, forse è dovuto al clima, non a caso la chiamano l’isola dell’eterna primavera.

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Quali sono i pro e i contro del vivere a Gran Canaria?

Tra le cose positive c’è sicuramente il clima. Qui la temperatura è mite tutto l’anno, non è mai freddo freddo e non è mai caldo caldo, quindi si possono fare attività all’aperto per tutto l’anno senza problemi. Ci sono parchi naturali unici al mondo con una flora incredibile, protetti fino all’inverosimile, pensa che nel bosco di Laurisilva non si può raccogliere neanche una pietra! Gli affitti poi, sono decisamente inferiori rispetto alle grandi città italiane, forse anche dovuto al momento difficile che stiamo attraversando, ci sono tanti appartamenti e case sfitte o in vendita, con il conseguente calo dei prezzi. Per il resto tutto è proporzionato agli stipendi, bisogna poi tenere conto che qui non c’è l’IVA come nella penisola, ma l’IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) che è nettamente inferiore. A livello sanitario siamo sullo stesso piano dell’Italia, proprio ieri al telegiornale hanno dato la notizia che quasi 30.000 (trentamila) persone in Spagna, sono in attesa di un intervento. Se andiamo nel dettaglio, qui sulle isole principali, per lo meno a Gran Canaria, abbiamo tre grandi ospedali ed uno un po’ più piccolo con reparti nuovi e rinnovati per offrire migliore assistenza, visto che c’è gente che viene anche dalle isole vicine. Però sfortunatamente, per un’assistenza specialistica particolare o per casi più gravi, è necessario il trasferimento alla penisola iberica. Tra le altre cose, nel bene e nel male, qui non si paga il ticket per il pronto soccorso.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici c’è un buon servizio di autobus (guaguas) che copre e collega tutte i paesi presenti a Gran Canaria e una linea diretta che copre da Las Palmas (nord) a Puerto de Mogán (sud) passando per l’aeroporto, una stazione collegata molto bene con tutta Europa. Tra l’altro, adesso sembra che sia passato anche un piano per implementare una metro di superficie, per coprire questa tratta con più frequenza e soprattutto per trasportare una maggiore quantità di passeggeri tra turisti e pendolari. Per ora è ancora un progetto, dato che non sono ancora cominciati i lavori. Per il resto, l’isola è conosciuta soprattutto per il suo litorale sud, pieno di locali dove divertirsi durante tutto l’anno, sia di giorno che di notte. Anche nei paesi dell’interno ci sono moltissime cosa da scoprire, c’è la fabbrica del Rón (rum) di Arucas o le case rurali (i nostri agriturismo) dove è possibile assaggiare prodotti tipici come i formaggi locali, oppure i tanti mercatini dove è possibile fare un panino con il Chorizo de Teror, un tipo di salame spalmabile dal sapore particolare e si potrebbe continuare a lungo.

Con il microclima unico in cui ci troviamo, viviamo in mezzo ad una flora altrettanto unica con centinaia di piante che crescono solo in questo arcipelago e decine che si trovano solamente qui a Gran Canaria. Per questo motivo ci sono parchi naturali protetti integralmente dall’UNESCO, come ad esempio la “Reserva Natural Integral de Barranco de Oscuro” situata all’interno del “Parque Rural de Doramas” a nord dell’isola tra i comuni di Moya e Valleseco. Invece, per coloro a cui piace camminare, è stata inaugurata da poco una rete di sentieri segnati dove è possibile percorrere una vasta area dell’isola, il trekking come la bicicletta da montagna sono solo due tra le mille attività che si possono svolgere durante tutti i mesi dell’anno, grazie al clima perennemente mite. Inoltre, si possono praticare tutti gli sport d’acqua come surf e windsurf, pesca e pesca d’altura, ma anche paracadutismo, voli turistici in elicottero o semplicemente rilassarsi o correre sulle lunghissime spiagge. Vivo in un luogo particolare e mi piace, magari non a tutti va a genio, perché si è circondati dall’acqua su un piccolo pezzo di terra o per qualsivoglia altro motivo. Con questo non voglio dire che Gran Canaria è la “El Dorado” d’Europa, dico solo che nella vita bisogna solo cercare di essere positivi e, come diceva Tiziano Terzani, di essere contenti.

“[…] Contento è meno di felice, ma sta per soddisfatto, per chi non agogna a niente di più. Ecco come sono gli indiani; contenti. Contento è chi si accontenta. […]”

Tiziano Terzani

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Intervista a cura di Nicole Cascione