La Gomera, isola dell’arcipelago delle Canarie

Situata nella parte occidentale dell”arcipelago canario, La Gomera appartiene alla Provincia di Santa Cruz di Tenerife, (dove ha sede il Cabildo Insular, l”organo di governo isolano) ed è divisa in 6 municipi: Agulo, Alajeró, Hermigua, San Sebastián de la Gomera, Vallehermoso, Valle del Gran Rey.

Origini, storia e leggende

Isola di origine vulcanica – come il resto dell”arcipelago – La Gomera può dare per terminati gli episodi di eruzioni vulcaniche (l’ultimo risale a circa 2 milioni di anni fa, ndr), anche se le testimonianze dell”antica attività sono visibili in gran parte della costa: la più spettacolare di queste è sicuramente Los Órganos nella parte nord dell”isola. Si tratta di una serie di colonne basaltiche formatesi per il lento raffreddamento della lava fuoriuscita da un antico cratere, e che hanno dato forma a quello che sembra essere un organo in pietra sospeso sul mare.

Con ben 12 milioni di anni d’età, l’isola ha una superficie di poco meno di 400km2 , e raggiunge il suo punto più alto con i 1487mts del Pico Garajonay, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale. Il Parque Nacional de Garajonay – costituito nel 1981 e nominato Patrimonio dell’Umanità dal 1996 – è protetto dalla Red Canaria de Espacios Naturales, e nasconde un vero e proprio tesoro risalente all’Era Cenozoica: un bosco di Laurisilva. Si tratta di una foresta di lauri sempreverdi che possono raggiungere anche i 40mt d’altezza (tra cui la Myrica Faya, Erica Arborea, Alloro e diverse specie di Felci…) e sono habitat naturale di una ricca varietà di specie faunistiche. Dal Parco (visitabile ed attraversabile grazie ai numerosi sentieri che lo percorrono) è inoltre possibile assistere al fenomeno chiamato “Mar de Nubes”, o pioggia orizzontale, causata dall’alta concentrazione di vapore acqueo che si concentra sulle foglie degli alberi. Altre aree naturali protette dalla Red Canaria sono la Reserva Natural Integral de Benchijigua, La Reserva Natural Especial de Puntallana, Il Parque Natural de Majona, Il Parque Rural de Valle Gran Rey ed il Paisaje Protegido de Orone.

Molte sono le teorie sull’origine del nome di La Gomera, alcune delle quali senza alcun fondamento (come quella che la vedrebbe legata a Gomer, nipote di Noè), mentre la più accreditata rimane quella secondo la quale il nome Gomera è legato alle antiche tribù berbere (oggi arabizzate) di Gomara, paese della provincia di Xauen (Chefchaouen, ndr), nel nord del Marocco. Si trattava di tribù legate all’agricoltura e non legate al mondo del mare, esattamente come gli oriundi gomeri: per questo si crede siano stati portati sull’isola da navi provenienti dall’Africa. Il nome La Gomera appare per la prima volta nel libro “El conocimiento de los Reinos del Mundo” del 1350, attribuito ad un frate aragonese che per primo tradusse al castigliano i toponimi che gli antichi cartografi maiorchini davano alle isole: in effetti, la prima mappa in cui l’isola appare come La Gomera si trova nell’ Atlante di Creques, del 1375. Dopo il 1492 acquisì il soprannome di “Isla Colombina”, perchè si dice che quì sostò Colombo prima di partire definitivamente per le Americhe.

Secondo le leggende che circondano l’isola, La Gomera non venne mai conquistata, ma furono sempre gli abitanti ad “accettare o meno” le diverse autorità che andavano stabilendosi sull’isola: dei gomeri si dice infatti che siano sempre stati un popolo “ribelle ed anticonformista, che non ci pensava due volte a ribellarsi contro chi commetteva soprusi o ingiustizie nei loro confronti. Nonostante questo carattere, però, furono incapaci di liberarsi della Signoria dei Peraza, particolarmente violenta, repressiva e crudele, che durò fino agli inizi del secolo XVI.

Folklore

La Gomera è l’isola che meglio conserva e tramanda le tradizioni degli abitanti preispanici: ancora oggi è possibile vedere donne e giovani ragazze lavorare la ceramica e la terracotta a mani nude, come quelle lavorate un tempo dalle donne aborigene, ed identica a quella di secoli fa è rimasta anche la danza tradizionale de La Gomera: El Baile del Tambor.

Il Silbo Gomero (una vera e propria lingua che si sviluppa a partire da lunghi fischi udibili fino a 3km di distanza) è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2009 ed è diventato materia d’insegnamento nella scuola dell’obbligo.

Ogni 5 anni, poi, si celebra la Bajada de la Virgen de Guadalupe (patrona dell”isola): un pellegrinaggio che partendo dell” eremo di Puntallana raggiunge la capitale, da cui la Vergine viene in seguito trasportata nei diversi comuni durante i successivi 2 mesi.