L’isola di Fuerteventura (Canarie)

Geologicamente la più antica delle Isole Canarie, l’isola di Fuerteventura è la seconda più estesa dell’arcipelago (1.659km2) e – con l’isola gemella di Lanzarote – la più arida, trovandosi a soli 97km dalle coste africane.

Dichiarata interamente “Reserva de la Biosfera” dell’Unesco, nel 2009, Fuerteventura fa parte della provincia autonoma di Las Palmas. Sottoposta per secoli a lunghi processi di erosione e di eruzioni vulcaniche (24 sono le bocche isolane), Fuerteventura presenta oggi un territorio prevalentemente pianeggiante, di cui fanno parte le aree protette di Malpaís Grande y Chico, Salandar de Jandìa sito di interesse sceintifico e il monumento naturale della Montaña de Tindaya, tra le altre. Nella parte centrale di Fuerteventura si trova la zona più “montuosa”: il massiccio di Betancuria a Nord, la cui cima più alta (el Pico de la Atalaya, raggiunge i 762mts ed il Pico de la Zarza (872 mts – il punto più elevato del”isola), situato sulla penisola di Jandía, nella parte meridionale dell’isola. Dei suoi 326km di costa, 77 sono di spiagge, la maggior parte delle quali lunghe e di sabbia fine (bianca o nera); il clima del”isola è tipicamente subtropicale, con temperature costanti quasi tutto l’anno e pochissime piogge. Grazie alla posizione ed agli splendidi paesaggi (marini e terrestri), Fuerteventura è luogo ideale per la pratica di moltissimi sport, tra cui il ciclismo, il motocross, il windsurf, la vela latina e la subacqua.

Un po’ di storia

La conquista dell’isola inizia nel 1402, con l’arrivo di Jean de Bethencourt (militare, esploratore, commerciante e pirata, che diede inizio alla conquista señorial delle Canarie, ndr) e Gadifer De La Salle (militare ed esploratore). Prima del loro arrivo Fuerteventura era formata da due divisioni territoriali aborigene, una del Nord (quella di Maxorata, a seguito de Re Guize) ed una al Sud (Jandìa, guidata dal Re Ayoze): i due territori erano separati da una muraglia eretta lungo l’istmo di La Pared. L’ antico nome dell’isola: “Erbania”, fa riferimento proprio a queste mura. Nel 1404 Bethencourt e De La Salle fondano Betancuria, primo insediamento civilizzato dell’isola, divenutone successivamente la capitale, e nel 1476 l’intero territorio viene denominato Signoria di Fuerteventura, dipendente dalla Corona di Castiglia.

L’isola divenne facilmente preda di pirati, tanto da convincere il Re Cattolico a costruire una serie di torrette di vedetta lungo la costa. Le fortificazioni a poco servirono, e per secoli l’isola di Fuerteventura fu sottoposta ad attacchi di pirati e corsari. La guerra tra Spagna ed l’Inghilterra del 1739 sembra dare il colpo di grazia. Nel 1742 si fonda la Casa de Los Coroneles, un vero e proprio forte militare, da cui la famiglia Cabrera – Bethencourt impartiva ordini militari e civili a difesa del territorio. Del 1812 è l’abolizione delle Signorie e la creazione di municipi indipendenti: a Fuerteventura ne vengono istituiti uno per ogni parrocchia esistente. Nascono quindi Antigua, Betancuria, Casillas del Angel, La Oliva, Pájara, Tetir e Tuineje.

Una curiosità: a Fuerteventura, con maggior frequenza rispetto alle altre isole, è presente il fenomeno atmosferico chiamato “calima”: granelli di sabbia che, generati dalle tormente di sabbia del Sahara e trasportati dallo Scirocco, rimangono in sospensione, creando un effetto unico.