La Graciosa, l’isola senza asfalto

Vulcani, terra rossa, lunghe spiagge lambite da acque turchesi e ancora case bianche, biciclette e barche di pescatori: così si presenta l’ottava meraviglia delle Canarie, che non a caso si chiama La Graciosa, un fazzoletto di terra dimenticato (per fortuna) dal turismo di massa. 27km2, e solo due imbarcazioni per raggiungere la vicina Lanzarote (poco più di 1km) ma soprattutto: zero strade! I 650 residenti vivono quasi tutti nell’unico centro popolato tutto l’anno, la capitale Caleta del Sebo, da cui partono, appunto, le due barche che collegano La Graciosa con Lanzarote.

A La Graciosa l’asfalto non è mai arrivato: non esistono strade, ponti, gallerie…nulla…nemmeno aeroporti, e di conseguenza pochissimi turisti. Qualche piccolo tratto è stato rifatto, ma solo per permettere di godersi la passeggiata a piedi o in bicicletta – principale mezzo di trasporto dell’isola.  È il luogo ideale per godere di un tramonto in riva al mare, ammirando un paesaggio unico, che – come dicono i residenti – ricorda “com’era l’arcipelago prima che venisse inventato il turismo”. Qui si possono ancora vedere i pescatori, che, al ritorno in porto puliscono il pescato del giorno.

Con la bici si possono raggiungere tutte le zone di La Graciosa, anche gli angoli più spettacolari o remoti, come Playa las Conchas, al nord (a circa 5km dalla capitale), definita una delle più belle tra quelle dell’intero arcipelago canario: 600 metri di sabbia dorata, circondata da acque turchesi e “guardata a vista” dal vulcano Montaña Bermeja e dall’isolotto di Montaña Clara, entrambi di un rosso tanto acceso da sembrare accecante.

data-ad-client="ca-pub-1180571166998861" data-ad-slot="9693923378">